Società Benefit, l’impresa che genera valore

News da parte di Renzo Dalle Vedove, partner del Network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia
Molte volte chi sente per la prima volta l’espressione Società Benefit pensa automaticamente al settore No Profit, ma non è così, il termite Società• Benefit si riferisce di fatto enti for profit che perseguono, accanto allo scopo tipico della realizzazione degli utili, finalità• ulteriori di beneficio comune, volte ad ottenere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società• civile e che intendono operare in modo sostenibile e trasparente.
Le Società Benefit sono di derivazione US (B Corporation) dove sono state definite uno strumento per reinventare il Capitalismo verso una economia positiva e superare le barriere tra profit e non profit nell’ottica di creare nuovi modelli per una economia sociale di mercato che risponda alle crescenti necessità di sociale e ambientale.
In Italia le Società Benefit costituiscono una nuova forma giuridica introdotta con la Legge 208/2015.
Significativo il comma 376 che le definisce come società che: “..nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.”
L’Italia con questa innovazione giuridica è il primo paese in Europa e primo al mondo se escludiamo gli Stati Uniti ad aver introdotto una normativa specifica contribuendo ad arricchire e diffondere il pensiero della Responsabilità Sociale di Impresa (RSI o CSR), in sintonia con la linea adottata dalla Comunità Europea.
Sicuramente un salto evolutivo del concetto di capitalismo, che si spoglia in questo modo delle accezioni negative di utilitarismo e aridità in cui spesso è incasellato, la responsabilità civile non è più una pura decisione discrezionale dell’imprenditore più avveduto, ma è la stessa compagine sociale che, in sede di costituzione o modifica statutaria, decide di vincolare l’impresa ad una missione di beneficio comune a lungo termine, misurabile e quantificabile, che costituisce un obbligo di natura giuridica e che si affianca in modo ufficiale all’obiettivo del profitto. Le Società Benefit non costituiscono un nuovo tipo di società. Lo stesso comma 377 della sopra citata legge indica che possono perseguire una o più finalità di beneficio comune ciascuna delle società di cui al Libro V, Titoli V e VI, del codice civile, e quindi le società di persone e le società di capitali 1.
PERCHE’ UNA SOCIETA’ BENEFIT
Vision e Mission
L’adozione di una forma giuridica formale fornisce la sicurezza, da parte di soci, che l’impresa continuerà• a dar conto, nel tempo ed in maniera trasparente, della sua missione anche con riferimento alle finalità• di beneficio comune.
IMMAGINE e VALORE REPUTAZIONALE
Non ci sono dubbi che il cappello sostenibile e responsabile che le Società Benefit decidono di adottare ha un’accezione di positività, attenzione, sensibilità che si aggiunge all’immagine e al valore reputazionale dell’azienda.
Diventano sinonimo ulteriore di trasparenza, correttezza, di una scala valoriale che va oltre il mero interesse economico e abbraccia bisogni e coinvolgimento di tipo sociale.
A partire dai consumatori consapevoli, attenti alla sostenibilità, al biologico, al commercio equo, ecc., gli stakeholder esterni avranno un occhio di riguardo, e ciò determinerà effetti virtuosi trascinati a cascata, dal fatturato, alla fedeltà dei fornitori di uguale sensibilità, ma non solo.
TALENTI – MOTIVAZIONE – PRODUTTIVITÀ
Varie indagini internazionali hanno dimostrato che le società con maggiore coinvolgimento e impegno sociale attraggono personale con maggiore condivisione di valori e motivazione. Ciò genera un circolo virtuoso, per cui si genera fedeltà all’azienda, maggiore motivazione e quindi incremento della produttività.

L’adozione di una forma giuridica formale fornisce la sicurezza, da parte di soci, che l’impresa continuerà• a dar conto, nel tempo ed in maniera trasparente, della sua missione anche con riferimento alle finalità• di beneficio comune.
IMMAGINE e VALORE REPUTAZIONALE
Non ci sono dubbi che il cappello sostenibile e responsabile che le Società Benefit decidono di adottare ha un’accezione di positività, attenzione, sensibilità che si aggiunge all’immagine e al valore reputazionale dell’azienda.

Diventano sinonimo ulteriore di trasparenza, correttezza, di una scala valoriale che va oltre il mero interesse economico e abbraccia bisogni e coinvolgimento di tipo sociale.
A partire dai consumatori consapevoli, attenti alla sostenibilità, al biologico, al commercio equo, ecc., gli stakeholder esterni avranno un occhio di riguardo, e ciò determinerà effetti virtuosi trascinati a cascata, dal fatturato, alla fedeltà dei fornitori di uguale sensibilità, ma non solo.
TALENTI – MOTIVAZIONE – PRODUTTIVITÀ
Varie indagini internazionali hanno dimostrato che le società con maggiore coinvolgimento e impegno sociale attraggono personale con maggiore condivisione di valori e motivazione. Ciò genera un circolo virtuoso, per cui si genera fedeltà all’azienda, maggiore motivazione e quindi incremento della produttività.
Deloitte si è soffermata sul tema, con focus sulla generazione dei futuri manager: “I Millennial rappresentano oggi il 50% e diventeranno il 75% della forza lavoro entro il 2025; il 77% di essi afferma che “lo scopo dell’azienda è il motivo principale per cui scelgo un certo datore di lavoro.” La Società Benefit assicura ai futuri talenti che l’azienda è legalmente impegnata nel perseguire una missione di impatto positivo.’ – Deloitte Millennial Survey
MAGGIORI CAPITALI DI INVESTIMENTO
Appare opportuno evidenziare che le Società Benefit stanno raccogliendo capitale di rischio da investitori di primario livello sia in Italia che all’Estero. Le imprese che hanno un focus dedicato al loro impatto sociale e ambientale stanno attirando sempre più l’interesse degli investitori, anche istituzionali, che le reputano innanzitutto più trasparenti relativamente ai rischi non finanziari e quindi di medio-lungo termine, un plus quindi in termini di continuità aziendale.
Gli stessi investitori, visto il crescente interesse dei consumatori finali verso investimenti finanziari “sostenibili” per il loro risparmio, sono poi sempre più attenti a temi di governance sociale ed ambientale, nonché di gestione lungimirante del capitale umano.
OTTIMIZZAZIONI LUNGO PERIODO
Le Società Benefit, fra le finalità proprie, perseguono anche un impatto positivo a livello ambientale. Ciò porta indiscutibilmente a decisioni organizzative virtuose volte a porre in essere processi e procedure di riduzione degli sprechi e dei consumi, con conseguente correlato risparmio in termini di costi.
ULTERIORI VANTAGGI
Il Decreto Rilancio (07/2020) aveva introdotto alcuni vantaggi fiscali a supporto delle Società Benefit, al fine di rafforzarne la presenza nella rete economica italiana. In particolare, stabilendo un credito d’imposta nella misura del 50 per cento dei costi di costituzione o trasformazione in Società Benefit sostenuti a decorrere dalla data di entrata in vigore (19 luglio 2020) della legge di conversione del decreto fino al 31 dicembre 2020, prorogata al 30/06/2021 anche se in attesa del decreto attuativo.
Il Decreto Sostegni-bis (2021)
• dispone l’estensione fino al 31 dicembre 2021 dell’applicazione del credito d’imposta per costi di costituzione o trasformazione in società benefit.
• tra i costi agevolabili vengono inclusi quelli notarili e di iscrizione nel registro delle imprese nonché le spese inerenti all’assistenza professionale e alla consulenza sostenute e direttamente destinate alla costituzione o alla trasformazione in società benefit;
• viene specificato che l’importo massimo di tax credit utilizzabile in compensazione è pari a 10.000 euro per ciascun contribuente.
Un ulteriore beneficio a favore delle Società Benefit è la previsione di riconoscere a tutte le imprese che opereranno in modo trasparente e responsabile, quindi anche alle Società Benefit, una possibile premialità nei bandi pubblici. (Decreto Legge fiscale emendamento all’art. 49 del DDL 2020 “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”),
La Società Benefit o Benefit Corporation è un’azienda che per statuto persegue, oltre allo scopo di lucro, anche una o più finalità di benessere diffuso, impegnando il management e gli azionisti a standard più elevati di “scopo”, “responsabilità” e “trasparenza”
Un’organizzazione sostenibile, pertanto non pensa soltanto al profitto, ma evolve basandosi sul concetto delle tre P: people, planet e profit da cui nasce il percorso virtuoso verso la corporate social responsibility con evidenti ricadute positive in termini organizzativi nell’assolvere le previsioni normative dettate dal “Codice della Crisi” circa la continuità aziendale, agli “adeguati assetti organizzativi” introdotti di cui all’art. 2086 cc e non da ultimo in merito Compliance 231 riferita ai reati ambientali e fiscali.
La procedura di certificazione B Corp tramite l’applicazione del B Impact Assessment (BIA), ma anche l’utilizzo di schemi alternativi e le linee guida GRI aiutano l’imprenditore ad ottenere una organizzazione trasparente della propria impresa.
IL BENEFICIO COMUNE QUALE ELEMENTO DOMINATE NELLE SB
L’elemento identificativo principale delle Società• Benefit consiste nell’attenzione posta sull’impatto sociale di un progetto d’impresa: una Società• Benefit non produce solo beni o servizi, ma lavora per generare il bene comune per il territorio, per l’ambiente, per i lavoratori, per la collettività•, in funzione di una scelta libera, coerente e responsabile dei soci.
Il beneficio comune assume un ruolo determinante nel concetto di Società benefit.
Il beneficio comune consiste nel perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, nei confronti di tutti i portatori di interesse ovvero persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni, nonché il soggetto o i gruppi di soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’attività delle società, quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e società civile.
La norma non definisce in modo puntuale il beneficio comune e le modalità di realizzazione, al contrario viene lasciata ampia libertà alla Società Benefit di scegliere la finalità di beneficio comune e le modalità concrete con cui realizzarla, chiarendo però che essa deve essere perseguita nello svolgimento dell’attività economica, non come un fatto aggiuntivo e indipendente.
e le linee guida GRI aiutano l’imprenditore ad ottenere una organizzazione trasparente della propria impresa.
IL BENEFICIO COMUNE QUALE ELEMENTO DOMINATE NELLE SB
L’elemento identificativo principale delle Società• Benefit consiste nell’attenzione posta sull’impatto sociale di un progetto d’impresa: una Società• Benefit non produce solo beni o servizi, ma lavora per generare il bene comune per il territorio, per l’ambiente, per i lavoratori, per la collettività•, in funzione di una scelta libera, coerente e responsabile dei soci.

Il beneficio comune assume un ruolo determinante nel concetto di Società benefit.
Il beneficio comune consiste nel perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, nei confronti di tutti i portatori di interesse ovvero persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni, nonché il soggetto o i gruppi di soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’attività delle società, quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e società civile.
La norma non definisce in modo puntuale il beneficio comune e le modalità di realizzazione, al contrario viene lasciata ampia libertà alla Società Benefit di scegliere la finalità di beneficio comune e le modalità concrete con cui realizzarla, chiarendo però che essa deve essere perseguita nello svolgimento dell’attività economica, non come un fatto aggiuntivo e indipendente.
Il beneficio comune generato deve essere reale, tangibile e misurabile e rispondere alle esigenze concrete della realtà nella quale l’organizzazione si colloca così come agli obiettivi dell’organizzazione stessa, della mission, del modello di business nonché del ruolo che l’azienda ha all’interno della comunità in cui opera.
LA VALUTAZIONE DI IMPATTO
La norma prevede che le Società Benefit devono produrre una valutazione di impatto utilizzando uno standard di valutazione esterno che per legge deve essere:
1. esauriente e articolato nel valutare l’impatto della società• e delle sue azioni nel perseguire la finalità• di beneficio comune nei confronti degli stakeholder;
2. sviluppato da un ente che non sia controllato dalla Società• Benefit o collegato con la stessa;
3. credibile, perché• sviluppato da un ente che ha le competenze necessarie e utilizza un approccio scientifico e multidisciplinare per sviluppare lo standard;
4. trasparente, perché• le informazioni che lo riguardano sono rese pubbliche, in particolare: i criteri utilizzati, le ponderazioni, l’identità• degli amministratori e l’organo di governo, il processo di modifica e aggiornamento allo standard, un resoconto delle entrate e delle fonti di sostegno finanziario dell’ente per escludere eventuali conflitti di interesse.
cambiamento che l’organizzazione produce nelle persone e nell’ambiente circostante e nello specifico riguarda il cambiamento generato nelle seguenti aree: governo d’impresa, lavoratori, altri portatori di interesse, ambiente.

Come premesso, non esiste una definizione univoca sul concetto di “impatto”, tuttavia la normativa ha introdotto come riferimento per la valutazione l’architettura del B Impact Assessment (BIA) anche se possono essere un utile riferimento anche altri standard quali il GRI (Global reporting Initiative)e la ISO 26000.
La valutazione di impatto è una valutazione complessa suddivisa in più fasi:
• Definizione dell’ambito di analisi
• Mappatura e coinvolgimento degli stakeholder
• Comprensione del processo di cambiamento
• Attribuzione di valore e comunicazione dei risultati
LA RELAZIONE ANNUALE
E’ onere degli amministratori delle Società Benefit redigere una relazione annuale avente ad oggetto il perseguimento del beneficio comune, da allegare al bilancio e da pubblicare sul sito internet della società•, ove esistente, che deve contenere:
• la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità•e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità• di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;
• la valutazione dell’impatto generato utilizzando lo standard di valutazione esterno con caratteristiche descritte nell’allegato 4 annesso alla legge e che comprende le aree di valutazione identificate nell’allegato 5 annesso alla legge, di cui abbiamo parlato nel precedente capitolo;
• una sezione dedicata alla descrizione dei nuovi obiettivi che la società• intende perseguire nell’esercizio successivo.
CONCLUSIONI
Può apparire relativamente semplice da punto di vista formale costituirsi in Società Benefit o trasformarsi come SB, in realtà implica un complesso cambiamento di paradigma e di identità profondo dell’idea stessa di impresa come la intendiamo oggi.
La trasformazione porta ad un’azienda che persegue il beneficio comune nell’esercizio dell’attività economica, tutelando gli interessi dei propri stakeholder e affermandosi quindi come azienda responsabile, sostenibile e trasparente che genera e rigenera valore.

Per questo motivo gli imprenditori più sensibili al tema spesso si affidano al supporto professionale di manager con formazione ed esperienza specifiche in CSR/Sustainability, affinché li accompagnino in questa delicata quanto illuminata evoluzione societaria.
Renzo Dalle Vedove

La Balanced Scorecard, un tavolo a 4 gambe su cui appoggiare il futuro splendente della tua impresa

News da parte di Miguel Scordamaglia, partner del Network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia
ecco il pdf :https://consulentiaziendaliditalia.it/wp-content/uploads/2021/11/START-HUB-14_LA-BALANCED-SCORECARD.pdf

Eventi Cruscotto in aula 29 ottobre – 8 e 11 novembre: “variabili chiave”​ ed elaborazione di una “mappa strategica”​

✅Ciao collega, oggi ti voglio porre all’attenzione i concetti di uno degli ultimi video del Prof. Bubbio in cui parla di strategia.

✅Alberto Bubbio è padre della Balanced Scorecard in Italia ed insieme siamo docenti all’Università LIUC di Castellanza al corso per sviluppatori di Balanced Scorecard (Bubbio è il primo in Italia ad aver adottato la Balanced Scorecard in maniera esemplare, nel 1992 ha fatto conoscere la Bsc in Italia traducendo da quella data in poi i primi 4 libri di Kaplan e Norton, ed ha poi realizzato numerose applicazioni dello strumento).

✅Attuare la strategia: “variabili chiave” ed elaborazione di una “mappa strategica”

-Perché è spesso così difficile dare attuazione alla strategia aziendale?

-Quali approcci si possono seguire per aumentare le probabilità di attuare con efficacia la strategia?

-Quali “innovazioni” metodologiche caratterizzano la “mappa strategica”?

Potremo discutere di questi argomenti di persona ai prossimi eventi gratuiti Bootcamp Balanced Scorecard Cruscotto di Controllo in AULA: se vuoi scoprire come sarà il commercialista del futuro e raddoppiare i tuoi fatturati non perdere questa grande opportunità di incontrare il Prof. Simone Brancozzi dal vivo!

Simone Brancozzi ti guiderà nel “virtuoso circolo” del Commercialista Strategico, una strada già abbracciata da oltre 500 commercialisti in tutta Italia (partners del network https://www.consulentiaziendaliditalia.it/ ) che hanno già adottato il Cruscotto di Controllo.

Ecco i prossimi eventi in aula, per info e partecipazione gratuita vai ai link seguenti:

venerdì 29 ottobre a Milano-> https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-milano-29-ottobre/

lunedì 8 novembre a Vicenza-> https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-vicenza-8-novembre/

giovedì 11 novembre a Genova-> https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-genova-11-novembre/

Ti ricordo che se vuoi confrontarti con altri tuoi colleghi e non essere solo di fronte a queste tematiche, noi abbiamo a tua disposizione il network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia, con oltre 500 professionisti da tutta Italia che hanno unito le proprie competenze e forniscono servizi ad alto valore aggiunto come la Balanced Scorecard ( Cruscotto di Controllo).

Ecco il Cruscotto: lo strumento per un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, come previsto dal nuovo secondo comma dell’articolo 2086 del codice civile, adottato da oltre 500 commercialisti, basato sulla BALANCED SCORECARD (Bsc) di Kaplan e Norton e già menzionato anche dall’Odcec Milano.

Ecco il pdf dell’Odcec Milano https://www.cruscottodicontrollo.it/wp-content/uploads/2021/09/web-guida-redazione-business-plan.pdf, guarda a pag. 31 “Il modello Bsc suggerisce di arrivare a definire le azioni, anche quelle più operative (che dovranno essere riprese nei Budget relativi ai vari anni coperti dal Business Plan), muovendo dalla definizione della missione aziendale, e poi delineando e articolando una serie di intenti strategici, valutati come attuativi della missione )

venerdì 29 ottobre a Milano-> https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-milano-29-ottobre/

lunedì 8 novembre a Vicenza-> https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-vicenza-8-novembre/

giovedì 11 novembre a Genova-> https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-genova-11-novembre/

Buon lavoro!

Simone Brancozzi

Sito web: https://www.ilnuovocommercialista.it

Email: studio@ilnuovocommercialista.it

Tel. 0734/605020

N° verde 800135806

Mobile 3357589095

Bootcamp in aula 29 ottobre, 8 e 11 novembre: scopri come aumentare il reddito del tuo studio

✅I commercialisti crescono al Nord ma al Sud il reddito aumenta di più.

✅Il Rapporto Statistico 2021 presentato il 7 ottobre presso il Palazzo dei Congressi di Roma in occasione degli Stati Generali dei Commercialisti ha senza dubbio sconfessato una visione tradizionale:

✅I redditi dei commercialisti, crescono più al Sud che al Nord.

È questa la tendenza degli ultimi due anni, un riflesso, probabilmente dovuto all’aumento delle società di capitale, anche se i numeri non sono ancora sufficienti per un giudizio compiuto.

Dal rapporto presentato emergono tante conferme rispetto all’andamento degli ultimi anni, come quella della diminuzione dei praticanti e degli abilitati o la crescita dell’età media degli iscritti all’Albo. Sono quasi 120.000 i commercialisti iscritti all’Albo al 31 dicembre 2020. Di questi il 33 per cento sono donne, e il 29 per cento è rappresentato da under 46, in diminuzione rispetto allo stesso dato registrato nel 2008 (59 per cento), anno di istituzione dell’albo unico. C’è la sorpresa dei redditi, come detto, con un miglioramento al Sud dell’1,5 e del 5% contro il -0,1 e il 2 per cento del Nord.

Per contro, si segnala il dinamismo del mercato professionale del Sud e l’affermarsi di attività come la consulenza aziendale e del lavoro.

Ed è proprio la consulenza aziendale il tema principale dei prossimi eventi gratuiti Bootcamp Balanced Scorecard Cruscotto di Controllo: se vuoi scoprire come sarà il commercialista del futuro e raddoppiare i tuoi fatturati non perdere questa grande opportunità di incontrare il Prof. Simone Brancozzi dal vivo!

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giovedì 11 novembre-> https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-genova-11-novembre/

Negli ultimi anni, come ha spiegato Tommaso Di Nardo, ricercatore della Fondazione che ha curato il rapporto, stiamo registrando una forte crescita della domanda sia sul piano quantitivo, poiché ci sono più società di capitale, in particolare Srl, sia a livello qualitativo.

Infatti, aumentano i servizi di consulenza rispetto all’assistenza contabile e fiscale di base».

L’analisi delle attività prevalenti negli studi nel periodo 2000-2018 dimostra la stabilità (54%) di alcune aree tradizionali come la revisione (è ricompreso anche il collegio sindacale), la contrattura del contenzioso tributario (dal 49 al 39%) e delle attività collegate alla gestione della crisi d’impresa (dal 35 al 25%), mentre cresce specialmente la consulenza aziendale (dal 15 al 38%).

L’aumento della domanda di specializzazione e di servizi integrati contrasta però con lo scarso interesse per forme di aggregazione professionale. «Prevale il modello atomistico – ha commentato Di Nardo – ma i dati mostrano che chi esercita in forma aggregata, associata o societaria, dichiara redditi nettamente più elevati e

con trend annuali molto più dinamici». Lo studio individuale ha infatti un reddito medio di poco più di 50mila euro, contro 131mila euro pro capite di quello associato.

Se vuoi scoprire coma sarà il commercialista strategico del futuro e raddoppiare i tuoi fattuarti partecipa ai nostri prossimi eventi gratuiti in aula “Balanced Scorecard Bootcamp Cruscotto di Controllo” (è richiesto il green pass):

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Adeguati assetti societari, obblighi e opportunità. Le strategie per prevenire la crisi e accedere al credito

Con molto piacere condivido con te la soddisfazione mia e dei nostri Partner Claudio Sabbatini e Paolo Pistoni per la pubblicazione sulla settimana fiscale Frizzera, edita dal Sole24Ore, di un nostro articolo sul 2086 e sugli adeguati assetti.

Codice della Crisi d’impresa

News da parte di Roberto Mazzoleni, partner del Network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia

L’aiuto per raggiungere l’equilibrio finanziario

News da parte di Analysis for business, partner del Network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia

Il Cruscotto di Controllo per Amministratori – di Marco Mancini

News da parte di Marco Mancini, partner del Network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia

L’articolo è il seguente:

Eventi Cruscotto in streaming gratis 12-15 ottobre: tra strategia e gestione operativa

☑Prendendo spunto da un articolo dal padre della Balanced Scorecard in Italia (cioè il primo ad averla adottata in maniera esemplare, nel 1992 ha fatto conoscere la Bsc in Italia traducendo da quella data in poi i primi 4 libri di Kaplan e Norton, ed ha poi realizzato numerose applicazioni dello strumento), il Prof. Alberto Bubbio (versione integrale al link seguente https://www.linkedin.com/posts/managemind_risk-management-tra-strategia-e-gestione-activity-6849336329457688576–LDR/ ),

le soluzioni e gli strumenti, come spesso succede quando si pensa a temi di management, non sono validi per tutte le imprese.

☑Così con riferimento al rischio è necessario ricordare che soluzioni e strumenti sono diversi in relazione all’intensità con la quale il fenomeno rischio tocca un’impresa e alle diverse tipologie di rischio. Così con riferimento al rischio è necessario ricordare che soluzioni e strumenti sono diversi in relazione all’intensità con la quale il fenomeno rischio tocca un’impresa e alle diverse tipologie di rischio.

☑In proposito in un articolo R. Kaplan e A Mikes (entrambi docenti dell’HBS) propongono tre categorie di rischi: categoria 1, rischi interni categoria 2, rischi legati alla strategia categoria 3, i rischi legati all’ambiente esterno

☑Parleremo di soluzioni e strumento e tante altre tematiche aziendali ai prossimi eventi gratuiti in streaming “Bootcamp Balanced Scorecard Cruscotto di Controllo”, per info e iscrizioni vai ai link seguenti:

martedì 12 ottobre-https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-parma-12-ottobre/

venerdì 15 ottobre-https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-venezia-15-ottobre/

Ti ricordo che se vuoi confrontarti con altri tuoi colleghi e non essere solo di fronte a queste tematiche, noi abbiamo a tua disposizione il network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia, con oltre 500 professionisti da tutta Italia che hanno unito le proprie competenze e forniscono servizi ad alto valore aggiunto come la Balanced Scorecard ( Cruscotto di Controllo ). Per info e iscrizioni ai prossimi eventi in streaming vai ai link seguenti:

Evento 12 ottobre : https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-parma-12-ottobre/?utm_source=mailchimp&utm_medium=newsletter&utm_campaign=7+ottobre/

Evento 15 ottobre : https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-venezia-15-ottobre/?utm_source=mailchimp&utm_medium=newsletter&utm_campaign=7+ottobre/☑☑

𝗘𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗮𝘂𝗹𝗮 𝟭-𝟳-𝟮𝟵 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲: 𝗱𝗮 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗯𝗯𝗼𝗻𝗼 𝘂𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗿𝘂𝘀𝗰𝗼𝘁𝘁𝗼

👉Leggi con i tuoi occhi la straordinaria sentenza della Cassazione del 14 settembre scorso (sotto in allegato).

Evidentemente ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale, un’evoluzione che non risparmia nemmeno le banche.

Rendere l’azienda “adeguata” (che sia essa una società di consulenza, un produttore o un’istituto…) è ormai imprescindibile per poter pensare al futuro con serenità.

Oltretutto, l’art. 2086 2′ in vigore dal 16 marzo 2019 e MAI RINVIATO, il nuovo D.L. 118 del 24/08/2021 che ha spostato l’entrata in vigore dell’allerta esterna ma ha RAFFORZATO l’allerta interno con la COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI e con l’art. 15 che obbliga sindaci o revisori ad allertare gli amministratori, e quindi i commercialisti, gli amministratori, i revisori e i sindaci NON POSSONO NON AVERE nella loro cassetta degli attrezzi la BALANCED SCORECARD e il CRUSCOTTO DI CONTROLLO.

Sono ricominciati gli eventi in presenza: un’occasione per incontrare il prof. Brancozzi e confrontarsi con i colleghi! Approfitta per partecipare gratuitamente in aula ai nostri eventi “Balanced Scorecard Bootcamp Cruscotto di Controllo” (è richiesto il green pass), orario 9-16:

venerdì 1 ottobre https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-roma-1-ottobre/

giovedì 7 ottobre https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-bologna-7-ottobre/

giovedì 29 ottobre https://www.cruscottodicontrollo.it/evento-cruscotto-di-controllo-in-aula-milano-29-ottobre/

Ti ricordo che se vuoi confrontarti con altri tuoi colleghi e non essere solo di fronte a queste tematiche, noi abbiamo a tua disposizione il network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia, con oltre 500 professionisti da tutta Italia che hanno unito le proprie competenze e forniscono servizi ad alto valore aggiunto come la Balanced Scorecard ( Cruscotto di Controllo).

Buon lavoro!

Simone Brancozzi

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Email: studio@ilnuovocommercialista.it

Tel. 0734/605020

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