Società Benefit, l’impresa che genera valore

News da parte di Renzo Dalle Vedove, partner del Network www.consulentiaziendaliditalia.it, il più numeroso ed autorevole network della consulenza aziendale in Italia
Molte volte chi sente per la prima volta l’espressione Società Benefit pensa automaticamente al settore No Profit, ma non è così, il termite Società• Benefit si riferisce di fatto enti for profit che perseguono, accanto allo scopo tipico della realizzazione degli utili, finalità• ulteriori di beneficio comune, volte ad ottenere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società• civile e che intendono operare in modo sostenibile e trasparente.
Le Società Benefit sono di derivazione US (B Corporation) dove sono state definite uno strumento per reinventare il Capitalismo verso una economia positiva e superare le barriere tra profit e non profit nell’ottica di creare nuovi modelli per una economia sociale di mercato che risponda alle crescenti necessità di sociale e ambientale.
In Italia le Società Benefit costituiscono una nuova forma giuridica introdotta con la Legge 208/2015.
Significativo il comma 376 che le definisce come società che: “..nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.”
L’Italia con questa innovazione giuridica è il primo paese in Europa e primo al mondo se escludiamo gli Stati Uniti ad aver introdotto una normativa specifica contribuendo ad arricchire e diffondere il pensiero della Responsabilità Sociale di Impresa (RSI o CSR), in sintonia con la linea adottata dalla Comunità Europea.
Sicuramente un salto evolutivo del concetto di capitalismo, che si spoglia in questo modo delle accezioni negative di utilitarismo e aridità in cui spesso è incasellato, la responsabilità civile non è più una pura decisione discrezionale dell’imprenditore più avveduto, ma è la stessa compagine sociale che, in sede di costituzione o modifica statutaria, decide di vincolare l’impresa ad una missione di beneficio comune a lungo termine, misurabile e quantificabile, che costituisce un obbligo di natura giuridica e che si affianca in modo ufficiale all’obiettivo del profitto. Le Società Benefit non costituiscono un nuovo tipo di società. Lo stesso comma 377 della sopra citata legge indica che possono perseguire una o più finalità di beneficio comune ciascuna delle società di cui al Libro V, Titoli V e VI, del codice civile, e quindi le società di persone e le società di capitali 1.
PERCHE’ UNA SOCIETA’ BENEFIT
Vision e Mission
L’adozione di una forma giuridica formale fornisce la sicurezza, da parte di soci, che l’impresa continuerà• a dar conto, nel tempo ed in maniera trasparente, della sua missione anche con riferimento alle finalità• di beneficio comune.
IMMAGINE e VALORE REPUTAZIONALE
Non ci sono dubbi che il cappello sostenibile e responsabile che le Società Benefit decidono di adottare ha un’accezione di positività, attenzione, sensibilità che si aggiunge all’immagine e al valore reputazionale dell’azienda.
Diventano sinonimo ulteriore di trasparenza, correttezza, di una scala valoriale che va oltre il mero interesse economico e abbraccia bisogni e coinvolgimento di tipo sociale.
A partire dai consumatori consapevoli, attenti alla sostenibilità, al biologico, al commercio equo, ecc., gli stakeholder esterni avranno un occhio di riguardo, e ciò determinerà effetti virtuosi trascinati a cascata, dal fatturato, alla fedeltà dei fornitori di uguale sensibilità, ma non solo.
TALENTI – MOTIVAZIONE – PRODUTTIVITÀ
Varie indagini internazionali hanno dimostrato che le società con maggiore coinvolgimento e impegno sociale attraggono personale con maggiore condivisione di valori e motivazione. Ciò genera un circolo virtuoso, per cui si genera fedeltà all’azienda, maggiore motivazione e quindi incremento della produttività.

L’adozione di una forma giuridica formale fornisce la sicurezza, da parte di soci, che l’impresa continuerà• a dar conto, nel tempo ed in maniera trasparente, della sua missione anche con riferimento alle finalità• di beneficio comune.
IMMAGINE e VALORE REPUTAZIONALE
Non ci sono dubbi che il cappello sostenibile e responsabile che le Società Benefit decidono di adottare ha un’accezione di positività, attenzione, sensibilità che si aggiunge all’immagine e al valore reputazionale dell’azienda.

Diventano sinonimo ulteriore di trasparenza, correttezza, di una scala valoriale che va oltre il mero interesse economico e abbraccia bisogni e coinvolgimento di tipo sociale.
A partire dai consumatori consapevoli, attenti alla sostenibilità, al biologico, al commercio equo, ecc., gli stakeholder esterni avranno un occhio di riguardo, e ciò determinerà effetti virtuosi trascinati a cascata, dal fatturato, alla fedeltà dei fornitori di uguale sensibilità, ma non solo.
TALENTI – MOTIVAZIONE – PRODUTTIVITÀ
Varie indagini internazionali hanno dimostrato che le società con maggiore coinvolgimento e impegno sociale attraggono personale con maggiore condivisione di valori e motivazione. Ciò genera un circolo virtuoso, per cui si genera fedeltà all’azienda, maggiore motivazione e quindi incremento della produttività.
Deloitte si è soffermata sul tema, con focus sulla generazione dei futuri manager: “I Millennial rappresentano oggi il 50% e diventeranno il 75% della forza lavoro entro il 2025; il 77% di essi afferma che “lo scopo dell’azienda è il motivo principale per cui scelgo un certo datore di lavoro.” La Società Benefit assicura ai futuri talenti che l’azienda è legalmente impegnata nel perseguire una missione di impatto positivo.’ – Deloitte Millennial Survey
MAGGIORI CAPITALI DI INVESTIMENTO
Appare opportuno evidenziare che le Società Benefit stanno raccogliendo capitale di rischio da investitori di primario livello sia in Italia che all’Estero. Le imprese che hanno un focus dedicato al loro impatto sociale e ambientale stanno attirando sempre più l’interesse degli investitori, anche istituzionali, che le reputano innanzitutto più trasparenti relativamente ai rischi non finanziari e quindi di medio-lungo termine, un plus quindi in termini di continuità aziendale.
Gli stessi investitori, visto il crescente interesse dei consumatori finali verso investimenti finanziari “sostenibili” per il loro risparmio, sono poi sempre più attenti a temi di governance sociale ed ambientale, nonché di gestione lungimirante del capitale umano.
OTTIMIZZAZIONI LUNGO PERIODO
Le Società Benefit, fra le finalità proprie, perseguono anche un impatto positivo a livello ambientale. Ciò porta indiscutibilmente a decisioni organizzative virtuose volte a porre in essere processi e procedure di riduzione degli sprechi e dei consumi, con conseguente correlato risparmio in termini di costi.
ULTERIORI VANTAGGI
Il Decreto Rilancio (07/2020) aveva introdotto alcuni vantaggi fiscali a supporto delle Società Benefit, al fine di rafforzarne la presenza nella rete economica italiana. In particolare, stabilendo un credito d’imposta nella misura del 50 per cento dei costi di costituzione o trasformazione in Società Benefit sostenuti a decorrere dalla data di entrata in vigore (19 luglio 2020) della legge di conversione del decreto fino al 31 dicembre 2020, prorogata al 30/06/2021 anche se in attesa del decreto attuativo.
Il Decreto Sostegni-bis (2021)
• dispone l’estensione fino al 31 dicembre 2021 dell’applicazione del credito d’imposta per costi di costituzione o trasformazione in società benefit.
• tra i costi agevolabili vengono inclusi quelli notarili e di iscrizione nel registro delle imprese nonché le spese inerenti all’assistenza professionale e alla consulenza sostenute e direttamente destinate alla costituzione o alla trasformazione in società benefit;
• viene specificato che l’importo massimo di tax credit utilizzabile in compensazione è pari a 10.000 euro per ciascun contribuente.
Un ulteriore beneficio a favore delle Società Benefit è la previsione di riconoscere a tutte le imprese che opereranno in modo trasparente e responsabile, quindi anche alle Società Benefit, una possibile premialità nei bandi pubblici. (Decreto Legge fiscale emendamento all’art. 49 del DDL 2020 “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”),
La Società Benefit o Benefit Corporation è un’azienda che per statuto persegue, oltre allo scopo di lucro, anche una o più finalità di benessere diffuso, impegnando il management e gli azionisti a standard più elevati di “scopo”, “responsabilità” e “trasparenza”
Un’organizzazione sostenibile, pertanto non pensa soltanto al profitto, ma evolve basandosi sul concetto delle tre P: people, planet e profit da cui nasce il percorso virtuoso verso la corporate social responsibility con evidenti ricadute positive in termini organizzativi nell’assolvere le previsioni normative dettate dal “Codice della Crisi” circa la continuità aziendale, agli “adeguati assetti organizzativi” introdotti di cui all’art. 2086 cc e non da ultimo in merito Compliance 231 riferita ai reati ambientali e fiscali.
La procedura di certificazione B Corp tramite l’applicazione del B Impact Assessment (BIA), ma anche l’utilizzo di schemi alternativi e le linee guida GRI aiutano l’imprenditore ad ottenere una organizzazione trasparente della propria impresa.
IL BENEFICIO COMUNE QUALE ELEMENTO DOMINATE NELLE SB
L’elemento identificativo principale delle Società• Benefit consiste nell’attenzione posta sull’impatto sociale di un progetto d’impresa: una Società• Benefit non produce solo beni o servizi, ma lavora per generare il bene comune per il territorio, per l’ambiente, per i lavoratori, per la collettività•, in funzione di una scelta libera, coerente e responsabile dei soci.
Il beneficio comune assume un ruolo determinante nel concetto di Società benefit.
Il beneficio comune consiste nel perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, nei confronti di tutti i portatori di interesse ovvero persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni, nonché il soggetto o i gruppi di soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’attività delle società, quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e società civile.
La norma non definisce in modo puntuale il beneficio comune e le modalità di realizzazione, al contrario viene lasciata ampia libertà alla Società Benefit di scegliere la finalità di beneficio comune e le modalità concrete con cui realizzarla, chiarendo però che essa deve essere perseguita nello svolgimento dell’attività economica, non come un fatto aggiuntivo e indipendente.
e le linee guida GRI aiutano l’imprenditore ad ottenere una organizzazione trasparente della propria impresa.
IL BENEFICIO COMUNE QUALE ELEMENTO DOMINATE NELLE SB
L’elemento identificativo principale delle Società• Benefit consiste nell’attenzione posta sull’impatto sociale di un progetto d’impresa: una Società• Benefit non produce solo beni o servizi, ma lavora per generare il bene comune per il territorio, per l’ambiente, per i lavoratori, per la collettività•, in funzione di una scelta libera, coerente e responsabile dei soci.

Il beneficio comune assume un ruolo determinante nel concetto di Società benefit.
Il beneficio comune consiste nel perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, nei confronti di tutti i portatori di interesse ovvero persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni, nonché il soggetto o i gruppi di soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’attività delle società, quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e società civile.
La norma non definisce in modo puntuale il beneficio comune e le modalità di realizzazione, al contrario viene lasciata ampia libertà alla Società Benefit di scegliere la finalità di beneficio comune e le modalità concrete con cui realizzarla, chiarendo però che essa deve essere perseguita nello svolgimento dell’attività economica, non come un fatto aggiuntivo e indipendente.
Il beneficio comune generato deve essere reale, tangibile e misurabile e rispondere alle esigenze concrete della realtà nella quale l’organizzazione si colloca così come agli obiettivi dell’organizzazione stessa, della mission, del modello di business nonché del ruolo che l’azienda ha all’interno della comunità in cui opera.
LA VALUTAZIONE DI IMPATTO
La norma prevede che le Società Benefit devono produrre una valutazione di impatto utilizzando uno standard di valutazione esterno che per legge deve essere:
1. esauriente e articolato nel valutare l’impatto della società• e delle sue azioni nel perseguire la finalità• di beneficio comune nei confronti degli stakeholder;
2. sviluppato da un ente che non sia controllato dalla Società• Benefit o collegato con la stessa;
3. credibile, perché• sviluppato da un ente che ha le competenze necessarie e utilizza un approccio scientifico e multidisciplinare per sviluppare lo standard;
4. trasparente, perché• le informazioni che lo riguardano sono rese pubbliche, in particolare: i criteri utilizzati, le ponderazioni, l’identità• degli amministratori e l’organo di governo, il processo di modifica e aggiornamento allo standard, un resoconto delle entrate e delle fonti di sostegno finanziario dell’ente per escludere eventuali conflitti di interesse.
cambiamento che l’organizzazione produce nelle persone e nell’ambiente circostante e nello specifico riguarda il cambiamento generato nelle seguenti aree: governo d’impresa, lavoratori, altri portatori di interesse, ambiente.

Come premesso, non esiste una definizione univoca sul concetto di “impatto”, tuttavia la normativa ha introdotto come riferimento per la valutazione l’architettura del B Impact Assessment (BIA) anche se possono essere un utile riferimento anche altri standard quali il GRI (Global reporting Initiative)e la ISO 26000.
La valutazione di impatto è una valutazione complessa suddivisa in più fasi:
• Definizione dell’ambito di analisi
• Mappatura e coinvolgimento degli stakeholder
• Comprensione del processo di cambiamento
• Attribuzione di valore e comunicazione dei risultati
LA RELAZIONE ANNUALE
E’ onere degli amministratori delle Società Benefit redigere una relazione annuale avente ad oggetto il perseguimento del beneficio comune, da allegare al bilancio e da pubblicare sul sito internet della società•, ove esistente, che deve contenere:
• la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità•e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità• di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;
• la valutazione dell’impatto generato utilizzando lo standard di valutazione esterno con caratteristiche descritte nell’allegato 4 annesso alla legge e che comprende le aree di valutazione identificate nell’allegato 5 annesso alla legge, di cui abbiamo parlato nel precedente capitolo;
• una sezione dedicata alla descrizione dei nuovi obiettivi che la società• intende perseguire nell’esercizio successivo.
CONCLUSIONI
Può apparire relativamente semplice da punto di vista formale costituirsi in Società Benefit o trasformarsi come SB, in realtà implica un complesso cambiamento di paradigma e di identità profondo dell’idea stessa di impresa come la intendiamo oggi.
La trasformazione porta ad un’azienda che persegue il beneficio comune nell’esercizio dell’attività economica, tutelando gli interessi dei propri stakeholder e affermandosi quindi come azienda responsabile, sostenibile e trasparente che genera e rigenera valore.

Per questo motivo gli imprenditori più sensibili al tema spesso si affidano al supporto professionale di manager con formazione ed esperienza specifiche in CSR/Sustainability, affinché li accompagnino in questa delicata quanto illuminata evoluzione societaria.
Renzo Dalle Vedove