DALLA CRISI NASCONO NUOVE OPPORTUNITA’ PER IL NOSTRO FUTURO!
Ricette business per una vision in grado di andare oltre, per proiettarsi proattivamente verso le sfide del prossimo futuro. Il ruolo centrale dei social.
Il periodo di crisi รจ inevitabilmente visto come momento di riflessione sulle scelte di investimento ma anche di consolidamento in vista delle sfide future del dopo-crisi.
Trend futuri
Che dalla crisi economica possano nascere opportunitร non รจ un concetto nuovo: imprenditori e manager lo sanno da tempo. Dalla crisi economica si possono trarre riflessioni utili sui mestieri che finiscono ma anche sulle opportunitร che si creano. A sostegno delle scelte di oggi bisogna dunque guardare ai trend di domani, tracciati dagli analisti nel corso dellโevento.
Il 72% delle imprese, PMI comprese, permette lโuso del proprio personal computer ai dipendenti (Consumerizzazione IT) . Circa il 40% dei dipendenti spende oltre il 20% del tempo lontano dalla scrivania e il 72% delle aziende best in class prevede di includere gli smarthphone tra gli strumenti di videoconferenza.
Anche il ruolo dei CIO (chief Information Officer) sta cambiando: tra gli obiettivi primari, si configura ormai la necessitร di consolidare le infrastrutture adottando un modello di business che vi permetta lโintegrazione di soluzioni ICT (Information Communication Technology) per il perseguimento dellโinnovazione, perchรฉ senza vi รจ competitivitร .
Altri elementi di spinta in un futuro prossimo per le aziende definite โevolvingenterpriseโ, sono il BYOD, la comunicazione social e il cloudcomputing.
Il gap italiano
LโItalia รจ in ritardo in termini di crescita rispetto agli altri paesi Europei e purtroppo anche extra europei.
Le Telco soffrono un downpricing competitivo e anche lโInformatica non va come dovrebbe. LโIT รจ considerata ancora come un costo e non un investimento e, infine, siamo ancora alle prese con un imbarazzante digital divide sofferto dalle imprese piรน piccole.
Il gap รจ dipendente dal ritardo su tutti i fronti della digitalizzazione e dellโinnovazione, che tocca lโintero Paese: dati alla mano, il mancato investimento in IT non permette di crescere.
La cura
La ricetta รจ orientata a colmare il gap e recuperare il ritardo tenendo presente perรฒ una doppia discontinuitร :
1. economica, con la Cina che rallenta e gli Usa che si stanno re-industrializzando a testimonianza che i vecchi paradigmi non funzionano piรน (tutti si riposizionano in uno scenario evolutivo);
2. tecnologica con un panorama che sta cambiando rapidamente grazie alla diffusione di table e cloudcomputing e smartphone.
Parimenti importante sarร la capacitร delle imprese di diventare relazionali e orientate alle comunicazioni, dotandosi di sistemi evoluti e di soluzioni di unifiedcollaboration.
La nuova Italia digitale deve porsi in unโottica di costruzione di sinergie tramite la relazione e costruire un sistema di partnership per fare insieme innovazione.
In questโottica il social networking non serve solo a dialogare con il cliente
ma anche a costruire policy e collaborazioni dedicate allโinnovazione
a valorizzare e misurare la reputation aziendale digitale.
Le smart communities avranno un ruolo cruciale nello sviluppo di progetti dโinnovazione. I progetti Smart Cities possono costituire una guida e invece che restare esempi eccellenti ma isolati : potrebbero invece essere divulgati secondo una visione olistica per tutto il Paese.
Dobbiamo considerare il panorama di mercato e di business fatto di luci ed ombre come un equinozio digitale.
In questo senso gli obiettivi per il futuro devono trovare la massima divulgazione per stimolare partecipazione e adozione delle nuove tecnologie. Un esempio per tutti: il cloudcomputing รจ unanimemente percepito come importante, ma avvertito piรน come una nebulosa che come una nuvola, e in questโottica la sfida รจ principalmente culturale prima ancora che tecnologica.