Il competence center ARTES lancia un nuovo bando

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Questa è la video newsletter:

Fino al 31 luglio è aperto lo sportello per la Call for Ideas ARTES@IIT
ARTES è in fermento in questo 2021: diverse sono le iniziative e le call promosse dal competence center toscano.

L’ultima call lanciata ha come obiettivo quello di stimolare la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione congiunti con aziende del territorio italiano. Si rivolge a Micro, Piccole e Medie Imprese che intendono innovare i loro processi produttivi e/o i loro prodotti, aumentando il Technology Readiness Level (TRL) delle tecnologie a loro disposizione.

I progetti proposti dovranno riguardare scale up di tecnologie formulate in prototipi, anche a bassa fedeltà, di cui si vogliono migliorare le caratteristiche di applicabilità e verificare la validità. I progetti dovranno prevedere l’incremento del livello di TRL delle suddette tecnologie facilitandone l’inserimento nelle linee di produzione dell’azienda o tra i prodotti offerti dall’azienda stessa nell’ambito delle aree della robotica avanzata e delle tecnologie digitali abilitanti.

Alla presentazione delle domande, i progetti dovranno avere un TRL minimo pari a 4 ed essere completati entro il 31 marzo 2022.
Le proposte dovranno essere inviate, entro il 31 luglio, tramite PEC, direttamente al competence center, allegando il template ed il gant di progetto forniti dal soggetto gestore.
Una commissione procederà alla valutazione delle proposte, in ordine cronologico di arrivo, in base a criteri qualità e impatto. E’ prevista una premialità in caso l’azienda sia di micro/piccole e medie dimensioni.

I progetti ammessi, potranno quindi vantare la messa a disposizione di personale qualificato per un valore totale di 470.000 euro e di attrezzature e infrastrutture, nonchè materiali necessari per la realizzazione del progetto nell’ambito delle attività previste dal Centro di Competenza ARTES 4.0 per il Macronodo IIT, per un valore totale di 400.000 euro.
Nella risposta 259, il quesito sottoposto riguarda la possibilità di considerare ammissibili dei beni strumentali che siano utilizzati, nell’esercizio dell’attività caratteristica, presso cantieri di clienti all’estero. L’utilizzo fuori dai confini nazionali fa qualificare la fattispecie come delocalizzazione, esclusa quindi dalla disciplina?
L’Agenzia risponde negativamente. Sulla base delle informazioni fornite dall’interpellante, i beni strumentali sono comunque ammissibili alla disciplina del credito. Questo perché i beni in questione restano a tutti gli effetti di proprietà del fornitore e che data la loro natura, non potrebbero altrimenti essere utilizzati per l’esercizio dell’attività aziendale.
Riassumendo, non sono soggetti a recapture i beni impiegati per servizi svolti all’estero solo se:
– Per loro natura e funzione, sono destinati ad essere utilizzati fuori dalla sede produttiva;
– Il luogo presso cui avviene il lavoro non è configurabile come una struttura produttiva estera del beneficiario;
– I beni strumentali appartengono alla struttura produttiva italiana sotto i profili organizzativo, economico e gestionale e sono utilizzati nell’attività ordinaria dell’impresa.

Con la risposta 265, l’Agenzia non si limita a rispondere a un quesito di ammissibilità in merito a macchinari utilizzati per l’agricoltura 4.0. Riporta il parere tecnico del MISE interpellato dando ulteriori specifiche operative per singolo componente sottoposto all’esame di ammissibilità.

Ma facciamo un passo indietro. L’interpellante chiede l’ammissibilità di due trattrici agricole e un carro-botte, forniti entrambi di equipaggiamento e software.
L’Agenzia risponde positivamente, poiché sulla base delle informazioni fornite, risultano rispettati i requisiti richiesti per l’accesso all’agevolazione.

In più il MISE fornisce alcuni contenuti di seguito riepilogati in materia di:
1. Esempi di tecnologie che permettono il soddisfacimento dei requisiti: tecnologia che permette la visualizzazione dei dati macchina, parametri e posizione aggiornati in tempo reale tramite utilizzo della rete mobile; guida satellitare; sistema automatizzato di guida in campo; comunicazione bilaterale.

2. Specifiche sulla guida automatica/semiautomatica: “i requisiti di interconnessione e di integrazione per le ‘macchine mobili’ possono essere soddisfatti ‘…mediante la guida automatica o semiautomatica qualora i sistemi di guida siano in grado di controllare almeno una funzione di spostamento: ad esempio, sterzata, velocità, arresto’. Non soddisfano detta caratteristica quei sistemi che possono inibire esclusivamente l’accensione o lo spegnimento del mezzo”.
3. Specifiche sui software: risulta ammissibile, quale parte integrante del bene, la componente ‘embedded’ necessaria al funzionamento dello stesso. Restano invece potenzialmente agevolabili i software di sistema, di tipo ‘stand alone’, quando riconducibili ad uno dei punti di cui all’allegato B
4. Combinazione di uno o più mezzi/attrezzature: La combinazione degli elementi trattrice/operatrice/i può in alcuni casi assumere una configurazione più simile ad una macchina (trattrice) con attrezzature (operatrici), dove i cosiddetti ‘5 + 2/3’ requisiti vengono soddisfatti dall’assieme.

Crisi di impresa: riflessi europei all’ombra della pandemia
Dal 30 giugno 2021 cambiano e nuove Linee Guida in tema di concessione e monitoraggio del credito

Mentre in Italia si discute della possibilità di prorogare ulteriormente l’entrata in vigore del Codice della Crisi di Impresa, per evitare ulteriori criticità per il panorama imprenditoriale nazionale a seguito delle sensibili conseguenze del Covid, a livello Europeo le istituzioni finanziarie sono di tutt’altro avviso.

Lo scorso 29/05/2020 l’EBA (European Banking Authority) ha pubblicato la versione finale delle nuove Linee Guida in tema di concessione e monitoraggio del credito (Guidelines on Loan Origination and Monitoring – LOM). La stessa autorità, ha concesso un regime transitorio, giustificato dalla pandemia. Ad ogni modo, ci sono alcune date importanti da segnarsi in agenda e prepararsi prontamente in vista delle prossime scadenze:
30/06/2021 → entrata in vigore delle LOM sui prestiti erogati successivamente a tale data;
30/06/2022 → applicazione delle Linee Guida anche ai prestiti già esistenti e agli anticipi che richiedono rinegoziazioni o modifiche contrattuali con i mutuatari;
30/06/2024 → le istituzioni finanziarie dovranno aver colmato eventuali lacune nei dati e adeguato le loro strutture di monitoraggio e infrastrutture IT.
Cosa significa e perché sono state pubblicate le nuove linee guida
A seguito della grave crisi finanziaria del 2008, le autorità finanziarie hanno cercato di ridurre il più possibile gli stock di crediti deteriorati e si sono attivate per individuare dei sistemi regolatori finalizzati a de-rischizzare l’attività creditizia degli istituti di credito ponendo grande attenzione sia alla fase di concessione dei prestiti che al loro successivo monitoraggio.
Da questa necessità derivano le nuove LOM, attraverso cui l’approccio proposto è inclusivo, tutelando non solo l’Istituto di credito ma anche tutele per il consumatore che si approccia a prodotti finanziari.
Cosa contengono le LOM
Le Guidelines on Loan Origination and Monitoring riportano le indicazioni e le aspettative del Regolatore riguardo ai comportamenti e alle prassi che gli istituti bancari dovrebbero adottare in sede di concessione e monitoraggio del credito, al fine di garantire che questi dispongano di standard solidi e prudenti per l’assunzione, la gestione e il monitoraggio del rischio di credito e che i finanziamenti di nuova costituzione mantengano buoni livelli di qualità del credito anche nelle successive fasi di vita.
In particolare, ci sono alcune sezioni delle LOM che sono di particolare interesse per le aziende:
1. Sezione riguardante le Best Practices
Questa sezione contiene indicazioni circa le informazioni necessarie ad una completa valutazione del merito di credito dei debitori e la definizione di requisiti finalizzati alla concessione di prestiti a consumatori e imprese. Fornisce inoltre specifici requisiti per i prestiti a micro e piccole imprese e medie e grandi imprese, sia per prestiti garantiti che per quelli non garantiti.
2. Sezione inerente il monitoraggio continuo del rischio di credito
In questa sezione, l’EBA definisce le aspettative della vigilanza con riferimento all’implementazione dei sistemi informativo-gestionali necessaria per implementare i criteri di monitoraggio attraverso una lista di specifici indicatori di allerta, costruendo così un collegamento tra il monitoraggio on-going delle posizioni e la preventiva individuazione del deterioramento della posizione.

E’ obiettiva la sovrapposizione tra gli obiettivi delle LOM e del Codice della Crisi, entrato parzialmente in vigore con l’art. 2086 CC circa l’obbligo di adozione di assetti organizzativi adeguati e dei profili di responsabilità degli amministratori.

Risvolti per le aziende
Per quanto le LOM siano dirette agli istituti finanziari, di fatto queste linee guida incideranno notevolmente nei rapporti tra questi ed i clienti finali e di conseguenza anche sulle aziende.

Un modo per prevenire eventuali “incidenti” con le proprie banche è sicuramente quello di anticipare sia l’entrata in vigore delle linee guida, che il codice della crisi.
L’approccio ideale dovrà essere looking forward, con l’adozione di modelli di risk governance correnti e prospettici. Gli strumenti da adottare passano dal basarsi esclusivamente su dati storici ad essere strutturati su analisi e valutazione a 360°, con l’analisi di variabili extra-contabili/finanziarie.

Un esempio è la balance scorecard, uno strumento che permette un efficace controllo di gestione, basato su paramenti e indici prospettici e di lungo periodo.