CRIF e CENTRALE RISCHI: l’importanza dell’analisi e del monitoraggio
News da parte di AFB Management, partner del Network www.consulentiaziendaliditalia.it, il network nr. 1 in Italia che racchiude i migliori aziendalisti.
La CRIF (Centrale Rischi Finanziari S.p.a) è la società che fornisce i dati a supporto
dell’erogazione e della gestione del credito al consumo, fornendo le informazioni di referenza
creditizia relative all’andamento del rimborso dei finanziamenti che ogni individuo ha in essere,
offrendo all’operatore bancario una chiave di lettura per la previsione e il controllo dei rischi
finanziari del soggetto.
CRIF gestisce EURISC, un sistema di informazioni creditizie che aggrega tutte le informazioni
relativamente all’indebitamento della clientela delle banche e finanziarie che hanno aderito
al servizio, ovvero il 95% degli istituti di credito.
In EURISC confluiscono anche i cosiddetti crediti in sofferenza.
La CENTRALE RISCHI è la banca dati, gestita da Banca d’Italia, dove confluiscono tutte le
informazioni relative ai debiti reali (mutui, finanziamenti, anticipi su fatture, fidi, leasing ecc.) o
potenziali (garanzie, accordato ecc.) di privati e imprese verso il sistema bancario e finanziario.
Le banche comunicano mensilmente alla Banca d’Italia i rapporti passivi superiori a 30.000 euro
e i crediti deteriorati superiori a 250 euro. Questi dati vengono registrati nella Centrale Rischi.
Per crediti deteriorati si intendono gli NPL, ovvero i Non Performing Loans, prestiti la cui
riscossione da parte delle banche è incerta.
Costituiscono una delle tre categorie di Non Performing Exposures, ossia di esposizioni
deteriorate, che possono essere distinte in tre sottoclassi in base alla probabilità di recuperare il
credito e in base alla scadenza.
In particolare:
• Le sofferenze sono esposizioni verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni
sostanzialmente equiparabili (Non Performing Loans).
• Le inadempienze probabili (Unlikely to Pay) sono esposizioni (diverse da quelle
classificate tra le sofferenze) per le quali la banca valuta improbabile, senza il ricorso ad
azioni quali l’escussione delle garanzie, che il debitore adempia integralmente alle sue
obbligazioni contrattuali.
• Le esposizioni scadute e/o sconfinanti (Past-due) deteriorate sono esposizioni
(diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili) che sono
scadute o eccedono i limiti di affidamento da oltre 90 giorni e oltre una predefinita soglia
di rilevanza.
All’origine dei crediti deteriorati vi sono situazioni di difficoltà economica o finanziaria delle
persone o delle imprese cui sono stati erogati i prestiti o valutazioni errate o incomplete da parte
della banca.
Un alto livello di crediti deteriorati rappresenta per le banche un vero e proprio problema, in
quanto vanno ad appesantire i loro conti economici e, di conseguenza, i loro livelli di redditività,
ossia la loro capacità di creare valore (fine ultimo di ogni banca).
Per questo motivo gli intermediari finanziari sono particolarmente attenti alla probabilità di
default dei loro clienti ed effettuano un minuzioso e attento processo di monitoraggio della
qualità dei prestiti concessi.
Diviene fondamentale così tenere sotto controllo la propria posizione finanziaria nei confronti
dell’intero sistema creditizio.
CRIF e CENTRALE RISCHI forniscono importanti informazioni a tal riguardo che, tuttavia, non
sono completamente coincidenti. Basti pensare che a CRIF (banca dati privata) aderiscono il
95% degli istituti di credito (quindi non tutti); il 100% degli istituti di credito, comunque, è
obbligato a fornire le informazioni alla CENTRALE RISCHI (banca dati pubblica) per importi
superiori a 30.000 euro.
Al fine di avere un quadro chiaro e completo degli impegni finanziari di ogni soggetto è
necessario, perciò, analizzare sia l’una che l’altra per poter permettere di mantenere sotto
controllo la propria posizione finanziaria con gli istituti di credito e, tramite un costante
monitoraggio, non veder deteriorare la propria posizione creditizia che andrebbe ad intaccare il
proprio rating finanziario e, di conseguenza, la probabilità di vedersi concedere un
finanziamento, in quanto, un peggioramento del rating finanziario andrebbe ad aumentare il mio
livello di rischiosità e, di conseguenza, la probabilità di deterioramento della mia qualità
creditizia.
Ad entrambe le banche dati il diretto interessato può accedere facilmente con una semplice
richiesta a seguito della quale verrà fornito un elaborato che, tuttavia, a meno che si abbia una
specifica conoscenza della materia, risulta di difficile lettura.
Per analizzare in maniera organica e rendere fruibile quanto indicato da CRIF e dalla
CENTRALE RISCHI, vengono in supporto alcune società (tra le quali la nostra, AFB
MANAGEMENT SRL) che rielaborano i dati rilevati, esponendoli in una forma chiara e leggibile,
con lo scopo di identificare l’andamento dell’esposizione del cliente nei confronti di tutto il
sistema bancario.
E’ possibile, oggi, anche mettere in monitoraggio la CENTRALE RISCHI, infatti, Banca d’Italia
mette a disposizione, a richiesta, il proprio report mensile.
In sostanza, tramite analisi e monitoraggio di queste due banche dati possono ottenere una
“fotografia generale” della propria qualità creditizia.
Che l’azienda stia affrontando un periodo di difficoltà o che viva un momento di espansione,
analizzare i dati bancari risulta essere molto importante. Avere una visione chiara e
consapevole della CENTRALE RISCHI permette di migliorare sensibilmente i rapporti con il
sistema bancario prevenendo squilibri finanziari e operandosi al fine di ottenere
progressivamente un rating che le possa permettere di accedere a nuove risorse e ulteriori
affidamenti a minor costo.
Concludendo: alla luce delle modifiche intervenute con l’2086 c. 2 del codice civile, all’organo
amministrativo delle società vengono richiesti nuovi accorgimenti, “fortunatamente” già esistenti,
come il Cruscotto di Controllo, il Controllo di Gestione, il Business Plan con analisi degli
scostamenti, ecc.; il nostro consiglio è quello di iniziare a dare la giusta importanza a questi
strumenti, rivolgendosi ad aziende specializzate nel settore che, analizzando i vostri dati,
saranno in grado di suggerire le operazioni da intraprendere per il miglioramento della gestione
aziendale. Nello specifico, anche in ragione dell’imminente variazione dei limiti propri della
determinazione del default bancario (del quale vi parleremo in un prossimo articolo), al via già
da gennaio 2021, vi consigliamo di vigilare l’andamento di CRIF e CENTRALE RISCHI, in modo
da intercettare e/o prevenire eventuali segnali di allarme.
AFB MANAGEMENT SRL può offrire l’adeguata analisi e supporto al riguardo.
SPINELLI DR.SSA BENEDETTA