ANATOCISMO – ALTRE TRE SENTENZE DI CONDANNA!!!

Dall’Avv. Francesco Cacciola, esperto di diritto bancario e analisi delle anomalie bancarie, collaboratore di altissimo livello all’interno del nostro network www.consulentiaziendaliditalia.it, un nuovo contributo in tema di anatocismo bancario.

Sia la Corte di Appello di Campobasso che il Tribunale di Isernia hanno condannato tre importanti istituti di credito, con sentenze depositate rispettivamente il 30/09/14, il 14/10/14 ed il 27/10/14 per l’applicazione di interessi anatocistici.

Ciò vale per tutti i conti correnti accesi prima del 2000.
Anche per quelli attualmente chiusi.
L’unico limite è la PRESCRIZIONE: 10 anni dalla chiusura del conto.

Per i conti aperti dopo il 2000, è intervenuta la Delibera CICR a legittimare tale pratica illegittima per cui non è possibile recuperare gli interessi anatocistici.

Ci sono però numerosi altri vizi da rilevare quali ad esempio:

– violazione ius variandi
– cms illegittime
– interessi usurai
– spese illegittime non pattuite
– capitalizzazione degli interessi usurai, cms illegittima e altre spese illegittima ecc…

N.B. Gli effetti della capitalizzazione sono SORPRENDENTI!!!

Gli obiettivi perseguibili con tale azione sono:

– bloccare la banca e prendere tempo
– recuperare le somme indebitamente percepite dalla banca
– diminuire la propria posizione debitoria
– difendere i fideiussori anche in caso di fallimento della società
– chiudere la posizione a saldo e stralcio ecc…

LATINA – ASTA BLOCCATA PER USURA BANCARIA

La Procura di Latina ha deciso di bloccare la messa all’asta delle proprietà della “Brilli Primo”, fallita nel 2000, per usura bancaria sospetta da parte di Unicredit, promotrice dell’asta.

L’istanza di sospensione presentata dagli ex titolari della ditta di costruzioni “Brilli Primo” è stata accolta dal Procuratore aggiunto Nunzia d’Elia per verificare l’eventuale applicazione di tassi usurari.

Nel 2000 l’azienda aveva dovuto dichiarare fallimento causa debiti contratti con le banche per un ammontare di 38 miliardi di lire.
Le banche, sin da subito, hanno agito per recuperare i loro presunti crediti.

Ma nel 2011 vengono rilevati tassi usurari applicati dagli istituti
bancari (Unicredit ex Banca di Roma, Banca Nazionale del lavoro e Banca popolare d’Aprilia).

Il consulente tecnico ha rilevato usura per circa 370’000 euro.

Il PM, d’Elia ha ritenuto le accuse fondate (basandosi sulla perizia tecnica che ha rilevato tassi usurari) e ora si sta procedendo alla verifica del reato di usura bancaria.

“Il magistrato poi, applicando l’articolo 20, della legge 44 del 1999, Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime di richieste estorsive e dell’usura bancaria, ha sospeso per 300 giorni la vendita dei beni e tutti gli adempimenti legati alla procedura esecutiva”.

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